I principi del Bauhaus, che interpretavano il design come unione tra arte, artigianato e tecnologia, hanno ispirato la ristrutturazione di un gruppo di trulli nella campagna di Ostuni ad opera dell'architetto Enrico Maria Cicchetti con la collaborazione dell’ingegnere Francesco Palmisano.
La progettazione e la realizzazione sono un concetto unico dove il risultato dell’opera è dato dalla sinergia creatasi tra le varie maestranze del posto, che apportano la conoscenza dei materiali locali e delle tecniche di lavorazione tradizionali, e l'architetto che guida l’intervento ed accoglie le esigenze del Committente.
Per l'arch. Cicchetti gli spazi non sono statici, ma polarizzati in diverse direzioni di energie, dove la luce naturale ha un ruolo primario, sopratutto se unita a superfici vetrate.
La progettazione e la realizzazione sono un concetto unico dove il risultato dell’opera è dato dalla sinergia creatasi tra le varie maestranze del posto, che apportano la conoscenza dei materiali locali e delle tecniche di lavorazione tradizionali, e l'architetto che guida l’intervento ed accoglie le esigenze del Committente.
Per l'arch. Cicchetti gli spazi non sono statici, ma polarizzati in diverse direzioni di energie, dove la luce naturale ha un ruolo primario, sopratutto se unita a superfici vetrate.
Un angolo di paradiso incontaminato dove la natura la fa da padrone con i suoi ulivi secolari e, da sfondo, un gruppo di trulli riportati all'antico splendore di un tempo grazie all'amore per il territorio del progettista.
Lo stesso amore che accomuna i proprietari, una famiglia romana, che ha scelto la campagna ostunese per abitarvi, immergendosi nella natura circostante costituita principalmente da ulivi secolari. Un intervento che, grazie alla fusione tra tecnologia e artigianato, si mostra rispettoso del paesaggio circostante, un recupero che vede gli esterni tradizionali abbracciare gli interni che si collocano a metà strada tra arcaicità e modernità.
L'intervento dell'arch. Cicchetti ha optato per una soluzione decisamente coraggiosa: ha inserito un inedito volume (glass-room) completamente trasparente in un paesaggio dove prevale la pietra dei trulli. Una grande stanza vetrata che avvolge e custodisce un capolavoro della natura, un immenso ulivo secolare. Questa scelta ha permesso di recuperare uno spazio anticamente adibito a deposito di attrezzi agricoli convertendolo in nuovo ambiente estensivo della zona giorno.
L'intervento dell'arch. Cicchetti ha optato per una soluzione decisamente coraggiosa: ha inserito un inedito volume (glass-room) completamente trasparente in un paesaggio dove prevale la pietra dei trulli. Una grande stanza vetrata che avvolge e custodisce un capolavoro della natura, un immenso ulivo secolare. Questa scelta ha permesso di recuperare uno spazio anticamente adibito a deposito di attrezzi agricoli convertendolo in nuovo ambiente estensivo della zona giorno.
Inserire un nuovo volume trasparente ha richiesto grande attenzione per evitare un impatto negativo sull'esistente struttura dei trulli, della quale si volevano mantenere intatte le forme rispettando il rapporto con lo spazio circostante.
Per questo motivo era necessario non modificare le armonie tra vuoto e pieno, tra materia e aria. Questo è il motivo che ha portato ad un glass cube essenziale, lineare, naturale, composto da una serie di setti in cemento armato ruotati uno rispetto all’altro e chiuso da pareti verticali e orizzontali in cristallo.
Per questo motivo era necessario non modificare le armonie tra vuoto e pieno, tra materia e aria. Questo è il motivo che ha portato ad un glass cube essenziale, lineare, naturale, composto da una serie di setti in cemento armato ruotati uno rispetto all’altro e chiuso da pareti verticali e orizzontali in cristallo.
In questo progetto di recupero i trulli restano fedeli alla tradizione con muri esterni intonacati a latte di calce, materiale naturale, tipico della zona, esclusi i particolari architettonici, trattati rigorosamente a faccia vista. Da notare la pietra naturale usata per il barbecue e il forno, risultato della lavorazione artigianale di monoliti in pietra provenienti dalla cava di Montalbano.
All’interno si respira un'atmosfera arcaica e rupestre: tutte le superfici verticali, comprese le coperture, sono a faccia vista. In questo modo i progettisti hanno voluto mettere in risalto la lavorazione del materiale, ma anche la patina che esprime la pietra del posto.
Risultato ottenuto da un'accurata esportazione dell’intonaco preesistente al latte di calce, per la lavorazione delle fughe ed il riempimento degli interstizi con coccio pesto.
Le superfici orizzontali, i pavimenti e i piani sono invece realizzati in cemento. Il pavimento è Nuvolato Ideal Work, un pavimento tecnologico in calcestruzzo, caratterizzato da morbide e dinamiche sfumature effetto cemento che ha consentito di esaltare la luminosità degli spazi e valorizzare i complementi d’arredo inseriti.
Le superfici orizzontali, i pavimenti e i piani sono invece realizzati in cemento. Il pavimento è Nuvolato Ideal Work, un pavimento tecnologico in calcestruzzo, caratterizzato da morbide e dinamiche sfumature effetto cemento che ha consentito di esaltare la luminosità degli spazi e valorizzare i complementi d’arredo inseriti.
L'arredamento interno è anticonvenzionale, come dimostra la scelta di utilizzare manufatti eseguiti da artigiani locali, laddove si tratta perlopiù di oggetti naturali e organici fatti con i materiali del luogo. Il risultato ottenuto è un’atmosfera che sa di antico, come se il tempo si fosse fermato.
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