State seguendo le Olimpiadi? Sono iniziate da pochi giorni ma già molte gare si sono concluse.
Oggi vogliamo fare un omaggio a questa manifestazione mostrandovi 5 oggetti di design, come 5 sono i cerchi presenti sulla bandiera olimpica. Gli oggetti che abbiamo scelto avranno ognuno il colore di un cerchio.
Come sapete tutti i cerchi intrecciati hanno ognuno un colore diverso:rosso, blu, nero, verde e giallo.
Secondo l’opinione pubblica, ormai consolidata, ogni cerchio rappresenta un continente: Blu per l’Europa, Nero per l’Africa, Giallo per l’Asia, Rosso per l’America e Verde per l’Oceania ( anche se alcuni associano il verde all’Europa e l’azzurro all’Oceania). Ma il CIO( Comitato Olimpico Internazionale) smentisce queste associazioni e sostiene che gli anelli colorati intrecciati su sfondo bianco simboleggerebbero l’universalità dello spirito olimpico e l’incontro degli atleti di tutto il mondo durante le gare .
Vi va di fare un salto indietro per scoprire come nascono i cerchi? Sarò breve: le prime Olimpiadi risalgono al 1896, si svolsero ad Atene dove gareggiarono 13 nazioni in 9 sport ed erano ammessi solo atleti dilettanti.
Nel 1912 ci furono i giochi di Stoccolma che per la prima volta nella storia ospitavano atleti di tutti e 5 i continenti. Nel 1914 Pierre de Coubertin disegno la bandiera olimpica dei giochi con i cinque anelli, che inizialmente erano posizionati uno accanto all’altro orizzontalmente, che fece il suo ingresso in uno stadio solo nel 1920 alle Olimpiadi di Anversa.
Nel 1912 ci furono i giochi di Stoccolma che per la prima volta nella storia ospitavano atleti di tutti e 5 i continenti. Nel 1914 Pierre de Coubertin disegno la bandiera olimpica dei giochi con i cinque anelli, che inizialmente erano posizionati uno accanto all’altro orizzontalmente, che fece il suo ingresso in uno stadio solo nel 1920 alle Olimpiadi di Anversa.
Pierre de Coubertin scelse questi cinque colori, più il bianco dello sfondo, perché all'epoca almeno uno di questi colori era utilizzato nella bandiera di ogni nazione rappresentante ai Giochi delle prime Olimpiadi.
Blu come Virtue of Blue ideato dallo studio di design olandese Demakersvan. A rendere sorprendete questo lampadario è il fatto che è interamente ricoperto di piccole cellule di pannelli solari tagliati a forma di farfalle, secondo quattro diverse sagome, colorate di un blu zaffiro intenso. Quando la lampadina viene accesa la luce si riflette sulle farfalle creando un sorprendente gioco di luci e dato che le 500 farfalle di cui è ricoperto sono dei pannelli assorbono la luce del sole di giorno e la restituiscono la notte.
Nero, come la collezione Chair Animal II-Shadow. Ideata dallo studio Biaugust Design con sede a Taipei. Quattro originali sedute (sedia, sgabello,poggiapiedi e tavolino da caffè) che riproducono, più o meno esplicitamente, le forme di un animale (cane, pecora,cavallo e maiale). Ogni pezzo ha una forma diversa e può essere usato singolarmente o unito ad un altro pezzo per creare un simpatico angolo in casa. A ricordare l’animale cui sono ispirate ci pensano le spalliere, i braccioli e le gambe delle sedie.
Rosso come un pezzo della collezione Keramos nato dalla collaborazione tra La Castellamonte (azienda che produce ceramiche) ed Adriano Design. La particolarità di questi mobili è che sono contenitori modulari con un guscio ceramico. A legare gli elementi ceramici ci pensano degli elementi lignei. Prodotto in 99 esemplari numerati e firmati accompagnati da certificato firmato in calce da designer e produttori. Disponibile in diverse colorazione.
Nero, come la collezione Chair Animal II-Shadow. Ideata dallo studio Biaugust Design con sede a Taipei. Quattro originali sedute (sedia, sgabello,poggiapiedi e tavolino da caffè) che riproducono, più o meno esplicitamente, le forme di un animale (cane, pecora,cavallo e maiale). Ogni pezzo ha una forma diversa e può essere usato singolarmente o unito ad un altro pezzo per creare un simpatico angolo in casa. A ricordare l’animale cui sono ispirate ci pensano le spalliere, i braccioli e le gambe delle sedie.
Rosso come un pezzo della collezione Keramos nato dalla collaborazione tra La Castellamonte (azienda che produce ceramiche) ed Adriano Design. La particolarità di questi mobili è che sono contenitori modulari con un guscio ceramico. A legare gli elementi ceramici ci pensano degli elementi lignei. Prodotto in 99 esemplari numerati e firmati accompagnati da certificato firmato in calce da designer e produttori. Disponibile in diverse colorazione.
Giallo, come il lavandino di Pyrolave. La nuova collezione di lavandini, disponibile in 32 colori tra cui scegliere ( 16 brillanti e 16 opachi), può essere usata in cucina, in bagno o in veranda, dovunque un po’ di colore rallegri l’ambiente. Realizzato in pietra in modo che sia resistente e forte, ma allo stesso tempo bello.
Verde come il divano Borghese di Noé Duchaufour Lawrance. Ricorda un albero con la ramificazione delle fronde che sorgono lungo lo schienale a sorreggere i tre cuscini. Ispirato ai pini del grande giardino pubblico di Villa Borghese a Roma. Oltre al verde potrete sceglierlo nella versione con il rivestimento carbon-black. Per apprezzare al meglio questo divano non lo si deva addossare ad un muro.
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