linea di massima, le piante da esterni non sono davvero adatte ad
essere coltivate in interno: sembrerà una banalità, ma le piante hanno
davvero bisogno di luce, aria e pioggia che non possono trovare nei
nostri appartamenti.
Se consideriamo le piante propriamente da interni,
si tratta di piante tropicali e sub tropicali che si adattano alle
condizioni di vita indoor pur con qualche accorgimento: luce non
diretta, annaffiature frequenti, attenzione alle correnti…Insomma, un
po’ una forzatura alla quale però si adattano, provenendo da climi che,
almeno in parte, hanno qualche caratteristica in comune con le nostre
case.
Diverso è invece il discorso per quelle piante che da noi, nel
nostro clima, sono abitualmente coltivate fuori e che invece, magari
perché siamo troppo a nord, pensiamo di poter coltivare semplicemente
portandole all’interno per proteggerle dalle basse temperature. Sto
pensando, ad esempio al limone o all’olivo che spesso si cercano di far
crescere in vaso in salotto. Si tratta di una forzatura che raramente
può dare buoni risultati: il clima delle nostre case é comunque troppo
caldo o troppo secco e favorisce la debolezza della pianta che finisce
per ammalarsi. Figuriamoci dare frutti…Molte piante da esterno, se
delicate, possono trovare riparo nei nostri androni, se luminosi, nei
pianerottoli o in situazioni all’interno dell’edificio ma che non siano
riscaldati.
esempio, le begonie e le fucsia possono vivere in casa, in piena luce e
ben annaffiate. Anche l’edera può ricadere vicino alla televisione e
tutte le erbe come il rosmarino o la salvia o i peperoncini , anch’esse
in piena luce e ben innaffiate, possono stare vicino al piano della
cucina. Si potrebbe provare anche con i gerani, da portare dentro ai
primi geli e da riportare fuori con il caldo, anche se la fioritura
potrebbe non essere garantita. Sembra che anche il bosso possa trovare
spazio in salotto ma, ad essere sincera, non ho mai provato.